È ufficiale la decisione del Giudice sportivo: ben otto giornate di squalifica. Ecco tutti i dettagli
Tra le intemperanze dei protagonisti in campo e le dichiarazioni sopra le righe degli allenatori nel post-partita, al Giudice sportivo non manca mai il lavoro.
Dopo ogni giornata di campionato è immancabile il comunicato con le sanzioni inflitte dal Giudice sportivo. Un elenco di squalificati, molto spesso, per più giornate che è la testimonianza del fatto che il fair play non sempre è di casa nel calcio italiano.
Anche questo è un segno dei tempi, di un calcio diverso da quello, eroico e romantico, di qualche decennio fa quando a calcare i manti erbosi era anche il compianto (è scomparso qualche giorno fa) Giacomo Losi, il ‘core de Roma’, che nella sua lunga carriera si è visto sventolare sotto il naso il cartellino giallo una sola volta, per ironia della sorte, proprio nel corso dell’ultimo match con i colori giallorossi.
Altri tempi, altri protagonisti come dimostra inequivocabilmente anche l’ultima stangata del Giudice sportivo: otto giornate di squalifica.
Mettiamola così. Di minore gli ultimi livelli della piramide calcistica italiana hanno solo il volume d’affari che generano dal momento che quanto a comportamenti sul terreno di gioco antisportivi e decisamente per nulla edificanti i calciatori dilettanti non sono da meno dei loro illustri e strapagati colleghi della Serie A.
A conferma di quanto detto sopra, il calciatore Jonathan Bigini, tesserato per la società ‘Forza e Coraggio’, che milita nell’Eccellenza ligure, è stato squalificato per otto gare effettive per aver colpito, al termine dell’ultima partita di campionato, un avversario già a terra con un calcio a un polpaccio dando così il la a un parapiglia generale.
Con gli animi che sono stati riportati alla calma solo a seguito del tempestivo intervento delle rispettive panchine.
Inoltre, dopo la notifica del provvedimento disciplinare, Bigini ha rivolto svariate espressioni ingiuriose al direttore di gara e a un assistente: di qui la maxi-squalifica di 8 giornate ai sensi dell’art. 36 novellato del CGS che prescrive le aggravati dello status di capitano, dei fatti svoltisi a fine gara, dell’accanimento contro un avversario già a terra e del contributo a una rissa in campo.
Ma la scure del Giudice sportivo si è abbattuta anche sulla società ‘Forza e Coraggio’ alla quale è stata irrogata l’ammenda di 150 euro per il comportamento dei suoi sostenitori che hanno acceso 2 fumogeni che hanno attraversato il terreno di gioco, senza però determinare l’interruzione del match, oltre a rivolgere espressioni di insulto al direttore di gara e ai sostenitori avversari.
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