Juventus, la beffa è ufficiale: l’annuncio fa esultare i napoletani

Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli svela un clamoroso retroscena nel quale è implicata indirettamente anche la Juventus.

La stagione del Napoli, se si esclude qualche piccolo passaggio a vuoto, è iniziata nel migliore dei modi. In campionato gli azzurri si sono subito messi tra le posizioni di vertice, mentre l’avventura in Champions League è iniziata con un vittoria sul Liverpool accompagnata da una grandissima prestazione.

John Elkann Andrea Agnelli
John Elkann e Andrea Agnelli (LaPresse)

Una delle maggiori note liete di questo inizio di stagione è senza dubbio Kvaratskhelia. Il giovane attaccante georgiano si è subito imposto come uno degli uomini più in forma del nuovo Napoli di Spalletti, tanto che in città ormai è in atto una vera e proprio Kvaramania. In tanti riconoscono l’ottimo colpo degli azzurri e tanti sono i complimenti fatti a Cristiano Giuntoli per la mossa di mercato. Lo stesso Giuntoli ha però voluto svelare un retroscena riguardo il numero 77 partenopeo.

“La prima volta che l’ho visto in video era ancora in lockdown.” ha dichiarato Giuntoli al Corriere dello Sport. “Sulla panchina sedeva ancora Gattuso. Era al Rubin Kazan e ci chiesero 30 milioni. In quei mesi eravamo in trattativa per Osimhen e non potevamo investire tanto su di un ragazzo giovanissimo. Quindi chiudemmo i contatti, ma l’idea rimase in testa.”

Kvaratskhelia
Kvaratskhelia (LaPresse)

Napoli, il retroscena sul Kvaratskhelia e la Juventus

“Poi la guerra in Ucraina ha cambiato tutto.” ha continuato Giuntoli. “Il ragazzo ha lasciato Kazan ed è tornato in Georgia. A quel punto abbiamo deciso di fiondarci e siamo andati lì contratti alla mano. Abbiamo chiuso per 10 milioni. Una scommessa che all’inizio sembrava azzardata, ma che adesso ci sta dando ragione. Abbiamo sostituito Insigne che guadagnava 9 lordi con Kvaratskhelia che ne prende 1,7 lordi.”

Infine il retroscena. Sul georgiano non c’era solo il Napoli, ma anche altri club tra cui la Roma e la Juventus: “Quando è tornato alla Dinamo Batumi non eravamo i soli a volerlo. A quel punto anche altre squadra come la Juventus, la Roma o la Real Sociedad erano piombate su di lui. Noi però siamo stati bravi, anche perché già lo conoscevamo e potevamo giocare d’anticipo.”

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