Arbitri, nuovo scandalo: indagini in corso

All’orizzonte del mondo del calcio si staglia l’ombra dell’ennesimo scandalo arbitrale: le indagini sono in corso. Ecco cosa sta succedendo

Con un altro 1-1, contro l’Udinese dopo quello contro la Salernitana, il Napoli si è laureato campione d’Italia per la terza volta nella sua quasi centenaria storia. Al triplice fischio del direttore di gara, alla “Dacia Arena” di Udine, è esplosa la festa in ogni vicolo, strada e quartiere del capoluogo partenopeo.

Indagini in corso: nuovo scandalo arbitrale
Nuovo scandalo arbitrale nel mondo del calcio (Lapresse)-ultimecalcionapoli.it

Nella città adagiata alle falde del Vesuvio le lancette sono tornate indietro di qualche mese, precisamente al 31 dicembre. Ebbene sì, tra fuochi d’artificio e fiumi di persone nelle strade a festeggiare, in particolare nella piazza partenopea più iconica, quella del Plebiscito, sembrava la riedizione primaverile della Notte di San Silvestro. Prove generali di ciò che succederà fino al 4 giugno quando ci sarà la festa scudetto ufficiale, ospitata a Piazza del Plebiscito e in altre location. Il volto bello, pulito e festante del calcio su cui, però, si allunga l’ombra sinistra dell’ennesimo scandalo arbitrale.

Arbitri, nuovo scandalo in Spagna

Anche Marca, popolare quotidiano sportivo spagnolo, ha celebrato i neocampioni d’Italia sottolineando come dopo 33 anni Diego Armando Maradona finalmente abbia i suoi eredi. Spagna che, però, è scossa da un nuovo scandalo arbitrale dopo quello scoppiato per i 7 milioni di euro che il Barcellona ha corrisposto, tra il 2001 e il 2008, per consulenze a Jose Maria Enriquez Negreira, al tempo vicepresidente del Comitato tecnico arbitrale spagnolo. Secondo quanto riportato da ElDebate.com, l’anticorruzione iberica sta passando al setaccio il patrimonio immobiliare di quattro “fischietti” di prima fascia: Carlos Clos GómezAlejandro Hernández HernándezJosé María Sánchez Martínez e Santiago Jaime Latre.

Spagna, nuovo scandalo arbitrale
Arbitri, nuovo scandalo in Spagna (Ansa)-ultimecalcionapoli.it

In particolare, Clos Gómez , ex arbitro di Primera División e attualmente responsabile del VAR all’interno del Comitato Tecnico Arbitrale, è proprietario di sette immobili stimati oltre un milione di euro. Nel 2007 ha acquistato uno chalet di 813 metri quadrati a Pinesque (Saragozza) pagandolo in contanti. Sei anni dopo ha acquisito altre quattro proprietà: un’abitazione a Mocófar (Castellón), un box e due parcheggi, anch’essi pagati in un’unica soluzione. Nel 2016 ha acquisito la proprietà di altre due case e di un altro magazzino a Saragozza. Infine, nella sua disponibilità anche una casa con parcheggio e box a Villanueva del Pardillo (Madrid), comprata accendendo un mutuo.

Il report, che consta di 55 pagine corredate di fotografie degli immobili di proprietà dei quattro arbitri in questione, è da pochi giorni sul tavolo del pubblico ministero competente. Dunque, all’orizzonte si profila l’apertura di un’inchiesta che minaccia di sporcare ulteriormente l’immagine di un calcio che affoga nei debiti e negli scandali. Meno che esistono i tifosi del Napoli che ci ricordano che il calcio, nonostante le sue ombre e criticità, è comunque una festa.

Impostazioni privacy