Lewis Hamilton è furioso: “costretto” a farlo, il motivo è sempre il solito

Lewis Hamilton è costretto a farlo di nuovo: il pilota della Mercedes è una furia e si schiera contro l’ennesima legge ingiusta. Stavolta nel mirino c’è un governatore.

Clima incendiario in Formula 1. Non si placano le polemiche nelle ultime settimane. Tra le minacce di ritiro di Max Verstappen, le finte interviste a Michael Schumacher e le voci di un possibile divorzio tra Charles Leclerc e la Ferrari, non c’è un giorno che scorra serenamente per gli appassionati di tutto il mondo. A riscaldare ancora di più il clima è stato, stavolta, l’ex campione del mondo Lewis Hamilton. Il fuoriclasse della Mercedes è una furia: ancora una volta sarà “costretto” a metterci la faccia.

Furia Hamilton, costretto a farlo di nuovo
Hamilton è una furia, ancora una volta deve prendere posizione (Ansa) Ultimecalcionapoli.it

Il pilota inglese non è nuovo a prese di posizione, anche rumorose, all’interno del circus. Non è proprio un sindacalista della Formula 1, ma di certo è uno dei piloti più “impegnati”. Uomo di enorme personalità, forte di un talento che gli permette anche di prendersi delle “licenze” magari per altri non ammissibili, Lewis per l’ennesima volta è andato su tutte le furie alla vigilia di un importante appuntamento del Mondiale.

A farlo scatenare è stato in particolare un governatore, Ron DeSantis, il repubblicano che guida in questo momento la Florida. Che Hamilton non potesse avere grande simpatia per il politico americano era prevedibile, ma a quanto pare è stata l’approvazione recente di una legge a farlo andare su tutte le furie, al punto da costringerlo a prendere posizione in maniera netta nel fine settimana del GP di Miami.

Hamilton contro il governatore della Florida: il motivo

Tutta colpa della legge “Don’t Say Gay”. Di cosa si tratta? Di un provvedimento, fortemente voluto da De Santis, che vieta di discutere a scuola di sessualità e identità di genere, per non “influenzare” i bambini. Una legge che fa rabbrividire Hamilton, non lo trova minimamente d’accordo e che lo ha portato a prendere ancora una volta le difese della comunità LGBTQ+.

Hamilton contro la legge anti-gay
Hamilton si schiera ancora una volta contro una legge anti-gay (Ansa) Ultimecalcionapoli.it

Il pilota della Mercedes ha annunciato perciò che scenderà in pista con un casco speciale con la bandiera arcobaleno. E non sarà la prima volta. Già in passato aveva infatti messo in atto proteste del genere, ad esempio in Ungheria, sempre per protestare contro una legge anti-gay, o in Arabia Saudita e Bahrain per difendere i diritti umani, in certi luoghi mess in secondo piano a favore degli interessi dei più ricchi.

E anche negli Stati Uniti, che per lui sono una seconda casa, già in passato aveva avuto modo di protestare e di far sentire la sua voce. In particolare, non si era tirato indietro quando la disputa era arrivata a toccare un tema delicatissimo come il diritto all’aborto, da lui difeso strenuamente. Insomma, si potrà amare o non amare Hamilton come pilota, ma su una cosa non si può che essere d’accordo: resta uno dei piloti, e forse degli sportivi, più coraggiosi che si siano mai visti. In pista, e non solo.

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