Natan è l’ultima tegola, in chiave infortuni, in casa Napoli. Per il difensore lo stop rischia di essere più lungo del previsto e i tempi di recupero sono state svelate.
Il Napoli vuole chiudere il 2023 nel migliore dei modi, ma dall’infermeria le notizie che arrivano non sono sicuramente buone e per questo motivo per Mazzarri il futuro non sembra essere molto roseo.
Secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, l’infortunio di Natan è più grave del previsto e, di conseguenza, i tempi di recupero sono più lunghi. Le condizioni saranno valutate più avanti, ma si ha già un quadro chiaro su quando il giocatore è destinato a rientrare in campo.
Napoli: infortunio Natan, i tempi di recupero
L’infortunio di Natan preoccupa molto in casa Napoli. L’emergenza in difesa è molto evidente e Mazzarri è chiamato a trovare dei rinforzi anche sul calciomercato per consentire alla squadra di restare competitiva. La speranza naturalmente è quella anche di un recupero immediato da parte del centrale, ma la strada è assolutamente lunga e l’obiettivo è comunque quello di non rischiare per non cadere in una ricaduta e uno stop ancora più lungo.
Stando alle ultime indiscrezioni, l’infortunio terrà fuori Natan almeno fino a metà febbraio. Un quadro più chiaro lo si avrà solamente nelle prossime settimane considerando che tra un mese sarà fatta una rivalutazione. Non ci resta che aspettare a questo punto fine gennaio per capire quando potrà ritornare in campo e, soprattutto, aiutare Mazzarri in un momento non sicuramente facile per il club partenopeo.
Per Natan, però, l’obiettivo è quello di non forzare troppo la mano e ritornare in campo quando è al massimo della condizione per non ricadere in un problema fisico. Non ci resta che aspettare le prossime settimane per avere un quadro molto più chiaro e capire se alla fine ci sarà un anticipo del ritorno in campo.
Infortunio Natan: rientro in campo a metà febbraio
Il rientro di Natan da questo infortunio potrebbe avvenire a metà febbraio. L’obiettivo sembra essere la Champions League, ma non è da escludere un rinvio di qualche giorno per non rischiare una ricaduta. La strada è lunga e può succedere ancora di tutto in questo momento.