Il calcio mondiale è rimasto particolarmente turbato da un suicidio che coinvolge uno degli allenatori più importanti
La morte inattesa è stata un duro colpo per un commissario tecnico, la confessione ha gettato nello sconforto i tifosi.
Una pagina dolorosa è stata raccontata da uno degli allenatori più importanti d’Europa, non è stato facile svelare un tema così delicato. C’è un lutto difficile da superare per il tecnico, il suicidio è ancora oggi un motivo di sofferenza importante e che condiziona tante scelte nella sfera quotidiana.
Quanto rivelato ai media esteri è stato senza dubbio toccante, i tifosi stanno mostrando una piena solidarietà nei riguardi del mister. A distanza di tanti anni è riemersa così questa vicenda dal suo passato.
La confessione di Julian Nagelsmann è stata drammatica, il commissario tecnico della Germania ha rivelato tutto il dolore che ha provato (e prova ancora) per il suicidio di suo padre.
Nagelsmann, un suicidio che fa male
Il giovane allenatore ha alternato alle gioie del suo lavoro calcistico (ha allenato Lipsia, Bayern e ora la nazionale tedesca) il grande dolore per la perdita prematura di suo padre. Un dolore acuito proprio da come sia avvenuta questa morte, l’episodio risale a quando il tecnico aveva vent’anni e stava studiando per ottenere l’abilitazione calcistica al ruolo.
Il CT della Germania ha rivelato quest’episodio drammatico al giornale tedesco Der Spiegel. Nel corso di una lezione fu chiamato all’improvviso con suo suocero che gli annunciò questa terribile notizia. Il padre non rivelò le sue intenzioni, con il gesto che giunse all’improvviso e senza lasciare una spiegazione.
L’allenatore ha spiegato come questa scelta sia stata dolorosa e di aver – in un certo senso – anche rispettato le volontà di suo padre, definendolo molto lucido nel compiere questo gesto estremo. La sofferenza della sua famiglia è stata enorme e non è stato facile per Julian Nagelsmann concentrarsi sulla sua carriera.
Ha raccontato anche qualche dettaglio in più: suo padre lavorava nei servizi segreti e non poteva parlarne abbastanza. Per giunta era molto sotto pressione. Julian Nagelsmann ha avuto il coraggio di guardare avanti con determinazione, con la figura di suo padre che resta importante nonostante tutto: “Era una persona molto coraggiosa, penso di aver imparato molto da lui e non mi preoccupo di cosa la gente dice del sottoscritto. La situazione ora mi pesa un po’ di più, ma ho ereditato da lui il coraggio di prendere delle decisioni”.