Addio United, c’è un altro indizio: Ronaldo pronto al cambio maglia

Cristiano Ronaldo sempre più lontano dal Manchester United. Proprio dal club inglese arriva una dichiarazione importante sul futuro del giocatore portoghese.

Da quando è cominciata la finestra estiva di trasferimenti, Jorge Mendes e il suo staff sono a lavoro per una nuova squadra per Cristiano Ronaldo. Il giocatore portoghese vuole lasciare il Manchester United, dopo una prima stagione dall’umore altalenante, e soprattutto intende disputare la Champions League, ragion per cui il suo agente ha trascorso le settimane alla ricerca di un accordo.

Ronaldo redarguisce i compagni
Cristiano Ronaldo, Manchester United (LaPresse)

Non è facile trovarlo, poiché il Manchester United non aveva alcuna fretta di cederlo e al contempo le risorse economiche per sostenere un affare simile sono lontane dalle disponibilità dei maggiori club europei. Perciò al momento il futuro di CR7 è in bilico, sebbene si sia aperta la clamorosa possibilità di un trasferimento al Napoli.

L’affare prevederebbe la cessione di Victor Osimhen al Manchester United, di modo tale che la società partenopea possa avere liquidità e spazio per tesserare Ronaldo. L’operazione è troppo complessa e i giorni a disposizione pochi, ma comunque l’entourage del campione ci sta provando, mentre Osimhen non ha interesse nel lasciare il Napoli in questo momento né la società di mettersi finanziariamente in difficoltà.

Ronaldo pensieroso
Cristiano Ronaldo (LaPresse)

Manchester United, l’allenatore: “Non posso dire che Ronaldo resterà”

Nel frattempo Erik ten Hag, allenatore del Manchester United, è uscito allo scoperto. Rilasciando alcune dichiarazioni al ‘The Sun’, ha parlato anche del portoghese, senza nascondersi: “Non posso dire che resterà al 100%. Oramai non manca molto alla fine del calciomercato, ma noi restiamo vigili fino alla fine per vedere cosa accadrà”.

Il rapporto tra ten Hag e CR7 in questo momento non è di certo tra i migliori, con il tecnico che sta gestendo l’impiego in campo del giocatore non dispensadogli la panchina né i secondo tempo. Una ragione in più affinché si lavori senza sosta per una soluzione che accontenti tutti.

 

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