Napoli-Udinese, l’ex lascia di sasso: “Spalletti mi massacrava”

In occasione di Napoli-Udinese arrivano le inaspettate dichiarazioni del giocatore su mister Luciano Spalletti e il loro rapporto professionale.

Il match Napoli-Udinese, valido per la 15esima giornata del campionato di Serie A e ultima sfida prima della sosta per i Mondiali di Qatar 2022, è ricco di ex. Nel corso degli anni gli incroci tra le due società si sono sprecati e ne fa parte anche Luciano Spalletti. Il tecnico toscano, infatti, ha diretto i friulani in due occasioni: prima nel 2001 e poi dal 2002 al 2005.

Spalletti dà indicazioni ai suoi
Luciano Spalletti, Napoli (LaPresse)

Tra i vari giocatori, invece, ha indossato la maglia azzurra e quella friulana ad esempio Dino Fava Passaro. L’attaccante di Formia nonostante sia giunto ai 45 anni è ancora in attività nella Sessana e segna ancora tante reti, come gli è accaduto nelle varie categorie attraversate, compresa la Serie A.

Proprio nel massimo campionato italiano Fava Passaro è stato allenato da Luciano Spalletti, e ne ha un ricordo piuttosto dettagliato.

Spalletti arrabbiato
Luciano Spalletti, Napoli (LaPresse)

Napoli-Udinese, l’ex Fava Passaro: “Parlo di Spalletti anche ai più giovani”

Intervenuto ai microfoni di ‘Radio Punto Nuovo’ in occasione della trasmissione ‘Punto Nuovo Sport Show’, il giocatore ha raccontato: “Con l’Udinese ho vissuto il sogno di esordire in Serie A. Tuttavia, essendo campano, spero davvero che questo possa essere l’anno giusto per gli azzurri. Questa gara mi fa un po’ paura, perché i bianconeri se la giocano senza timore con tutti. Non mi aspettavo che il Napoli facesse così bene, Osimhen è in una forma straordinaria. Il gruppo si nota unito e sano, due presupposti importanti”.

In merito al suo rapporto con Spalletti, Fava Passaro ha dichiarato: “Mi rimarrà sempre dentro, lo riporto come esempio anche ai ragazzi più giovani. Quando arrivai all’Udinese, cominciai bene, segnando subito. Il mister in allenamento me le diceva di tutti i colori, mi massacrava! Feci tripletta al Perugia e lui continuava a massacrarmi in allenamento. Io caddi a terra a fine lavoro, quasi piangendo. Lui mi passò accanto e mi disse: “Oh Dino, te devi preoccuparti quando non ti dico più nulla”. Questa è stata una cosa che mi porterò dentro sempre”.

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