“Mi hanno detto che…”: Napoli, la rivelazione di Calaiò fa esultare i tifosi

L’ex attaccante del Napoli Emanuele Calaiò rivela un retroscena che fa la gioia di tutti i tifosi del azzurri.

Trascinatore del Napoli di Edy Reja che conquistò la promozione in Serie A, Emanuele Calaiò è rimasto nel cuore di tutti i tifosi azzurri. L’arciere, così soprannominato dalla sua caratteristica esultanza, ha vestito la maglia azzurra in due occasioni, siglando 44 reti in 146 presenze.

Emanuele Calaiò
Emanuele Calaiò parla di alcune notizie che gli sono giunte dalla Turchia (LaPresse) UltimeCalcioNapoli.it

Rimasto comunque legato all’ambiente Napoli anche dopo l’addio e il ritiro dal calcio giocato, Calaiò è spesso ospite delle trasmissioni sportive locali. Proprio in occasione di una queste trasmissioni, Diletta Gol su Tele A, l’ex attaccante si è lasciato andare ad un importante retroscena che farà felici tutti i tifosi azzurri.

“Ho avuto spifferi dal ritiro del Napoli.” ha dichiarato Calaiò. “Ho saputo che durante la preparazione per la ripresa del campionato il prossimo gennaio, il tecnico Luciano Spalletti si è concentrato su di una cosa in particolare. L’obiettivo del lavoro del tecnico toscano è quello di provare a far coesistere Raspadori e Osimnhen.”

Osimhen e Raspadori
Spalletti sta provando a far coesistere Osimhen e Raspadori (LaPresse) UltimeCalcioNapoli.it

Napoli, Spalletti prova il tandem Raspadori-Osimhen

Una soluzione tattica che potrebbe consentire al Napoli di esprimere tutto il suo potenziale offensivo. “Vuole proporre un attacco super.” ha continuato Calaiò. “L’idea del tecnico è quella di sprigionare un grandissimo potenziale offensivo in grado di consentire all’attacco azzurro di fare ancora meglio rispetto a quanto già di straordinario fatto in questa prima parte di campionato e Champions League.”

C’è però l’altro lato della medaglia, l’equilibrio tattico. Ecco quindi il grandissimo lavoro che Spalletti sta facendo in questo periodo. La pausa è l’occasione ideale per registrare alcuni automatismi e migliorare alcuni aspetti. E perché no, intervenire appunto sulla tattica laddove ce ne fosse necessita. “Deve esserci un contesto tattico in grado di reggere la cosa.” ha concluso l’ex attaccante azzurro. “Ma vedrete che il mister riuscirà nel suo intento.”

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