😳 “In estate…”: occhio Napoli, la frecciata del big è senza filtri

Uno dei principali protagonisti dell’esaltante stagione del Napoli risponde a una domanda precisa circa la sua avventura professionale in azzurro.

Senza dubbio fra i calciatori che maggiormente hanno giovato dell’arrivo sulla panchina del Napoli del tecnico Luciano Spalletti c’è Stanislav Lobotka. Il centrocampista slovacco ha subito una vera e propria metamorfosi rispetto all’epoca in cui l’allenatore era Rino Gattuso e, nel suo gioco, riconosceva maggiormente le caratteristiche tecniche di Diego Demme. La situazione si è completamente ribaltata con le idee che invece campeggiano nel calcio del toscano.

Esultanza Napoli
L’intervista del giocatore del Napoli al quotidiano (LaPresse)
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Scherzosamente lo stesso Spalletti ha definito Lobotka come “l’Iniesta del Napoli” e il paragone ha cominciato a divenire sempre più adatto, perché il gioco del Napoli passa per le intuizioni del connazionale di Marek Hamsik, che spesso è complice di quei passaggi che aiutano a far uscire gli azzurri da situazioni di stallo durante il match.

Eppure quasi nessuno ci avrebbe scommesso, proprio perché nei primi tempi a Napoli nemmeno la condizione fisica del giocatore convinceva più di troppo e le sue giocate apparivano leziose e poco convincenti.

Lobotka sul punto di battuta del calcio di rigore
Le parole di Lobotka a Il Mattino (LaPresse)
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Napoli, Lobotka: “La scorsa estate nessuno credeva in noi”

Intervento ai microfoni de ‘Il Mattino’, Stanislav Lobotka si è raccontato prima dell’impegno del Napoli contro il Sassuolo e contro l’Eintracht Francoforte in Champions League. Lo slovacco ha parlato proprio dei rumors estivi e dell’incertezza che l’ambiente nutriva circa la stagione attuale: “In quei giorni abbiamo pensato che la delusione fosse eccessiva. In estate sono andata via giocatori importanti, ma altri altrettanto bravi sono arrivati. In ritiro ci siamo sempre allenati bene e abbiamo scoperto di avere dalla nostra le qualità per un buon campionato. Nessuno credeva in noi e proprio questo ci ha aiutati a crescere senza pressioni”.

Il centrocampista del Napoli apre poi una parentesi sul suo rapporto con Marek Hamsik, storico e amato capitano azzurro: “Se dovessimo centrare il traguardo, che è ancora lontano, Marek sarebbe uno dei più felici. Per anni è stato capitano qui. So che spesso ha sfiorato la vittoria dello scudetto. Quando c’era lui, la squadra era forte. Non so se abbia parlato con Giuntoli per farmi acquistare dagli azzurri, ma so che il direttore per mesi ha cercato di portarmi qui a Napoli”.

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