😮 Napoli, la proposta per finire prima il campionato spiazza tutti

In un editoriale di Gabriele Romagnoli, ‘la Repubblica’ avanza una proposta che sottolinea la brillante stagione del Napoli di Spalletti

Diciotto punti di vantaggio con 42 ancora in gioco. Il vantaggio del Napoli sulle altre concorrenti allo scudetto è rassicurante ma la storia del campionato di Serie A ha già confezionato una lunga letteratura su casi di clamorose rimonte finali. Per questa ragione, Luciano Spalletti continua a tenere alta la concentrazione del suo gruppo.

De Laurentiis soddisfatto dell'andamento del Napoli e dei commenti positivi
De Laurentiis soddisfatto dell’andamento del Napoli e dei commenti positivi (LaPresse) UltimeCalcioNapoli.it

Il tecnico di Certaldo non vuole correre il rischio di incappare in passi falsi dopo un cammino che fino a questo momento ha dato al Napoli 21 vittorie in 24 partite (due pareggi e una sconfitta). Da ‘la Repubblica’ però lanciano una provocazione. A farla è Gabriele Romagnoli.

De Laurentiis sorpreso: la sua squadra continua a far parlare di sé
De Laurentiis sorpreso: la sua squadra continua a far parlare di sé (Ansa Foto) UltimeCalcioNapoli.it

“Finiamola qui e consegniamo lo scudetto al Napoli”: la provocazione di ‘la Repubblica’ sottolinea lo straordinario percorso degli azzurri

L’editorialista de ‘la Repubblica’ Gabriele Romagnoli lancia una provocazione direttamente dalle colonne del quotidiano romano. Lui la definisce “una modesta proposta”. Questa consisterebbe nell’assegnare la vittoria alla squadra di Luciano Spalletti: “Finiamola qui. Scudetto al Napoli, classifica cristallizzata e tutti in vacanza”.

Ovver una “mercy rule o regola della misericordia”, come avviene nel baseball e nella pratica americana. “Se a un punto avanzato del confronto il vantaggio di un contendente è tale da essere giudicato irrecuperabile (ad esempio dieci punti nel settimo inning su nove) si proclama la fine anticipata”.

Qualcosa che potremmo chiamare “manifesta superiorità”, continua Gabriele Romagnoli. Una terminologia però che, scrive ancora, “oggi è sconsigliata perché potrebbe essere ritenuta feroce, allusiva, scorretta”.

Per Romagnoli, il campionato sta diventando un “accanimento terapeutico”. “Dobbiamo pasare una settimana a dire che Lukaku è tornato e un’altra a dire che non era lui ma uno che gli somigliava. Dobbiamo decifrare i silenzi e le smorfie di Mourinho. E poi c’è anche F-Ibrahimovic che non si arrende mai”.

“Però lo spettacolo deve continuare. Sì, ma lo è? O da metà del secondo tempo si proiettano titoli di coda? Ovvio che continuerà, che non può essere che così. Perché, in fondo, è giusto? O solo perché abbiamo rinunciato a una visione dello sport più eroica, più drammatica, più simile alla vita che alla sua rappresentazione?”, si chiede infine.

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