Napoli, ultimo ostacolo prima di chiudere il colpo

Dopo aver chiuso per Simeone, Ndombele e Raspadori, il Napoli deve superare un ostacolo prima di prendere un altro giocatore.

Quella che sta per concludersi è stata una settimana di visite mediche ed annunci per il Napoli. Il club partenopeo, infatti, ha chiuso definitivamente per tre calciatori: Giovanni Simeone, Tanguy Ndombele e Giacomo Raspadori.

Se per i primi due c’è stato anche l’annuncio ufficiale del loro trasferimento nel team campano, quello per l’attaccante italiano dovrebbe arrivare domani. Proprio la trattativa per Giacomo Raspadori è stata sicuramente quella più complicata per il Napoli. Aurelio De Laurentiis e Cristiano Giuntoli, di fatto, sono riusciti ad accordarsi sin da subito con il giocatore, mentre hanno dovuto penare un po’ prima di chiudere con il Sassuolo.

De Laurentiis con Giuntoli
De Laurentiis con Giuntoli (LaPresse)

Il club emiliano, dopo settimane di continui contatti,  ha accettato la proposta del Napoli di circa 35 milioni di euro (bonus compresi) per lasciare andare via il calciatore. Dopo la ‘telenovela’ Raspadori, il Napoli  sta cercando ra di piazzare un altro grande colpo, ma per farlo deve risolvere un problema alquanto compolicato. 

Navas saluta i tifosi
Keylor Navas (LaPresse)

Napoli, c’è l’ostacolo ingaggio da superare prima di prendere Navas

Secondo quanto riportato da ‘Sky Sport’, infatti, a Keylor Navas stuzzica la possibilità di giocare con la maglia del Napoli, ma non c’è ancora un accordo per quanto riguarda il suo ingaggio. Il costaricano, di fatto, prende 18 milioni lordi a stagione nel PSG e non ha nessuna intenzione di rinunciare neanche ad un centesimo del suo stipendio.

L’ostacolo del lauto ingaggio potrebbe essere superato in questa maniera: il PSG paga gran parte dello stipendio dell’estremo difensore oppure attraverso una buonuscita. In quest’ultimo caso il Napoli sarebbe super agevolato, visto che potrebbe offrire a Navas un contratto molto vantaggioso grazie al Decreto Crescita. La trattativa continua, ma di certo non è discesa.

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