“Regole uguali per tutti”: caos Serie A, interviene la premier Meloni

La premier Meloni interviene in tackle sulle formazione di Serie A: la presidente del Consiglio pretende quanto avanzato dal Fisco italiano

Non giungono notizie confortanti per le società di Serie A, B e C dall’ultima riunione della premier Giorgia Meloni con i capigruppo di maggioranza. La presidente del Consiglio, infatti, avrebbe negato la possibilità di introdurre uno scudo per i club professionistici italiani che a breve dovranno pagare le imposte rimaste sospese durante il periodo d’emergenza da Covid.

Giorgia Meloni gela i club di Serie A e non solo
Giorgia Meloni gela i club di Serie A e non solo (LaPresse) UltimeCalcioNapoli.it

Lo Stato è tornato a bussare, come da precedenti accordi, alle società calcistiche che hanno un forte debito nei confronti del Fisco. Sono poco meno di 500 i milioni di euro da pagare soltanto dalle formazioni di Serie A.

La premier Giorgia Meloni utilizza il pugno di ferro e chiede ai club di Serie A i 500 milioni di euro vantati dal Fisco: "Regole uguali per tutti", è quanto emerge dalla riunione tra i capigruppo di maggioranza
La premier Giorgia Meloni utilizza il pugno di ferro e chiede ai club di Serie A i 500 milioni di euro vantati dal Fisco: “Regole uguali per tutti”, è quanto emerge dalla riunione tra i capigruppo di maggioranza (Ansa Foto) UltimeCalcioNapoli.it

Serie A, mazzata per le squadre professionistiche italiane: Giorgia Meloni conferma il pagamento delle imposte

La premier ha parlato al termine della riunione con i capigruppo di maggioranza. Alcuni presenti alla riunione hanno fatto sapere che la Meloni ritiene “insostenibile” lo “scudo penale per le società di calcio”. Il tema da qualche settimane è tornato ad occupare uno spazio rilevante.

Come riportato da ‘Tuttomercatoweb’, questo è dettato anche dal fatto che la leader di Fratelli d’Italia ritiene la situazione legata principalmente a “questioni di mala gestione”.
Pertanto, i club saranno costretti ad osservare le regole che riguarderanno tutte le aziende, come chiesto pure dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Il no era stato già espresso dal MEF, contrario all’emandamento al decreto aiuti quater per la rateizzazione dei versamenti sospesi per lo sport. Questo poiché nella manovra sono già previsti strumenti per la rateizzazione validi per tutti. Sarà possibile rateizzare il pagamento in 5 anni ma pagando un’ammenda del 3% sul totale. In un momento molto complicato per il calcio italiano, ora – come ampiamente previsto – anche il Fisco si avvicina a far sentire il proprio fiato sul collo. Il momento dei conti è arrivato e non è più possibile tergiversare.

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