🙄 Milan, il grande ex formula la ricetta per fermare il Napoli

In casa Milan si pensa al futuro e arrivano consigli per provare a fermare l’armata azzurra, il Napoli capolista di Luciano Spalletti.

La prima parte di stagione ha dato segnali importanti nella lotta scudetto. Il Napoli capolista di Luciano Spalletti è primo senza avversari, ha +8 sul Milan e con Juventus e Inter ancora più indietro. Il club partenopeo sfiderà queste ultime nella prima settimana di gennaio ed ha la grossa chance di cacciarle definitivamente dalla lotta per il primato. I rossoneri, campioni d’Italia in carica, sembrano l’unica squadra in grado davvero di fermare il predominio di Spalletti e dei suoi uomini.

Maldini Milan
il ds del Milan Paolo Maldini (Lapresse) Ultimecalcionapoli

Il Milan è secondo in classifica nonostante tanti infortuni in questa prima fase di stagione, alcuni davvero importanti come quelli relativi al portiere Mike Maignan o al capitano Davide Calabria, entrambi fermi per diversi mesi. La squadra ha reagito nonostante le difficoltà ed ha terminato comunque bene il 2022, al secondo posto in classifica ed ancora in piena corsa per la lotta scudetto.

In tanti, tra i tifosi soprattutto, non dimenticano quella traversa negli ultimi minuti di gara in Milan-Napoli, una palla che se fosse entrata, avrebbe potuto cambiare eccome le dinamiche sportive di questo campionato. Pioli e i suoi uomini comunque non si arrendono e la squadra è già al lavoro in vista del nuovo anno, lo stesso Maldini coltiva il sogno scudetto, per raggiungere la seconda stella prima dei cugini nerazzurri. 

Sacchi Massara
Arrigo Sacchi e Massara (Lapresse) Ultimecalcionapoli

Milan, Sacchi sulla lotta scudetto

L’ex tecnico del club rossonero Arrigo Sacchi ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Il tecnico ha raccontato come il club lombardo può fermare la truppa di Spalletti. Ecco le sue parole a riguardo: “Il Milan farà il salto di qualità se giocherà da squadra, un pò come nella passata stagione. Bisogna correre in undici e difendere ed attaccare in undici. In casi come questi è fondamentale anche il movimento senza palla e solo cosi Pioli può progettare l’aggancio al Napoli”.

Sacchi ricorda anche i tempi passati: “Nel mio Milan tutti giocavano con e per la squadra e in quel gruppo c’erano autentiche leggende come Baresi, Gullit, Van Basten e Maldini. Il concetto di sacrificarsi era fondamentale, tutti noi dobbiamo ricordare che il calcio è uno sport collettivo e non individuale”. Sacchi ha fatto l’esempio anche ai Mondiali dove il Portogallo ha letteralmente distrutto la Svizzera e lo ha fatto tenendo in panchina Cristiano Ronaldo.

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