Maradona, il campione Pasculli riferisce un brutto retroscena

Il Napoli vicino a festeggiare il titolo a 33 anni dall’ultimo titolo conquistato da Maradona. L’argentino al centro di un retroscena.​​

Il Napoli gongola ma non intende fermarsi. Lo scudetto, alla luce dei 18 punti di vantaggio sull’Inter e sul Milan secondo, appare vicina tuttavia Luciano Spalletti, in questi giorni, ha chiesto alla propria squadra di mantenere alta la concentrazione e continuare ad esprimersi ai consueti livelli qualitativi. La festa, calendario alla mano, potrebbe scattare il 30 aprile o il 3 maggio. Si vedrà. Intanto il terzo scudetto della storia del club, a 33 anni dall’ultimo conquistato da Diego Armando Maradona e compagni, è quanto mai alla portata.

Maradona in campo
Diego Armando Maradona protagonista di un retroscena (LaPresse) UltimeCalcioNapoli.it

La cavalcata in Serie A è stata da sogno, al di là di ogni più rosea previsione estiva: 65 punti in 24 partite disputate frutto di 21 vittorie, 2 pareggi ed una sola sconfitta (quella del 4 gennaio patita per mano dei nerazzurri). E non finisce qua, perché gli azzurri hanno anche il miglior attacco (58 reti realizzate) e la difesa meno battuta del torneo (appena 15 gol incassati). Dati che testimoniano bene la qualità di gioco espressa dai partenopei.

Alla conclusione del torneo mancano 14 partite ed ora il calendario propone quella sul campo della Lazio in programma il 3 marzo, a cui farà seguito la gara casalinga dell’11 marzo contro l’Atalanta. Due incontri che il mister originario di Certaldo intende vincere, in modo tale da fare un altro passo concreto verso il traguardo e far esultare il proprio popolo. L’ultimo trionfo arrivò nella stagione   1989/90 grazie al genio di Maradona, protagonista oggi di alcune rivelazioni.

Maradona controlla il pallone
Diego Armando Maradona ai tempi del Napoli (LaPresse) UltimeCalcioNapoli.it

Napoli, emersi dettagli su Maradona

A fornirle è stato l’argentino Pedro Pablo Pasculli, nel corso dell’intervista concessa ai microfoni di ‘Kiss Kiss Napoli’. “Avevamo un gruppo Whatsapp con tutti i campioni del Mondiale ’86, ma a un certo punto l’agente di Diego lo cancellò. Diceva che era meglio che dormisse e ci negò anche la possibilità di fargli gli auguri per il compleanno”. 

La verità secondo l’ex calciatore, che nella propria carriera ha indossato anche la maglia del Lecce, “è che se lo avessero voluto salvare lo avrebbero portato in Europa a curarsi. E invece hanno preferito lasciarlo morire in Argentina”. Il Napoli, per celebrare il suo beniamino, nella scorsa stagione produsse una serie di maglia raffigurante il viso di Maradona molto apprezzate dai tifosi e dai collezionisti. Il suo ricordo, in città, è più vivo che mai.

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