“Ruffiano…”: Napoli, la sentenza di Cassano su Spalletti

Il Napoli se la vedrà alla prossima in Serie A con l’Atalanta: Spalletti ricomincerà domani il lavoro con i suoi, per lui sono arrivati tanti elogi anche da parte di Cassano.

Il Napoli è a riposo, specialmente per archiviare la sconfitta subita in casa al Maradona contro la Lazio e per affrontare nel miglior modo possibile la gara contro l’Atalanta sabato prossimo. C’è chi ha elogiato nel mentre il lavoro svolto fin qui da Luciano Spalletti. Le parole di Cassano e la sua sentenza.

Cassano concentrato
Antonio Cassano elogia Luciano Spalletti e il lavoro svolto con il Napoli (LaPresse) UltimeCalcioNapoli.it

Il Napoli, sabato prossimo alle ore 18:00, ospiterà al Diego Armando Maradona l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. La Dea ha pareggiato nella giornata di ieri contro l’Udinese ed è alle prese con diversi infortuni.

La squadra partenopea però non si vuole lasciare distrarre e non intende prendere sotto gamba il match: l’obiettivo è ritrovare immediatamente la vittoria. Proprio degli azzurri ed in particolar modo del lavoro svolto da Luciano Spalletti ha voluto parlare l’ex calciatore, Antonio Cassano.

Spalletti incita Napoli
Luciano Spalletti incita i suoi e viene elogiato da un ex calciatore: le dichiarazioni (LaPresse) UltimeCalcioNapoli.it

Napoli, Cassano elogia Spalletti: il suo calcio è 3.0 per l’ex calciatore

Così ha parlato del tecnico azzurro l’ex calciatore Antonio Cassano ai microfoni de ‘La Repubblica’: “Qui ci sono tanti allenatori poco umili. Non vedo dei Klopp, Guardiola, Luis Enrique o un futurista come Nagelsmann. L’unico che mi sorprende è Lucianone Spalletti: siamo al calcio 2.0? Lui è al 3.0

E poi ancora Cassano elogia il tecnico del Napoli: “Spalletti abbina il gioco diretto di Klopp e il possesso di Guardiola. Sa fare l’uno e l’altro, ci sta facendo vedere in Italia e nel mondo quello che sa fare. È geniale, ma non fa il ruffiano con i giornalisti“. Ha, infine, concluso raccontando un piccolo spezzone dell’esperienza vissuta quando l’ha avuto come tecnico alla Roma: “Abbiamo avuto un rapporto tormentato per colpa mia”.

Metteva regole – aggiunge. Il volume della musica? Io lo tenevo alto, lui veniva e lo abbassava. Non guardava in faccia nessuno, Cassano, Totti o Montella: dopo tre giorni in cui mi sono comportato male mi ha tolto la fascia di vice capitano e mi ha messo fuori rosa, giustamente”.

Impostazioni privacy