Napoli sogna lo scudetto e s’ispira all’Argentina: la novità fa impazzire i tifosi

Il Napoli di Luciano Spalletti è lanciato in classifica e i tifosi hanno scelto di accompagnarlo in questa seconda parte di stagione con un contributo ispirato all’Argentina campione del mondo.

Da sempre legate grazie alla figura trasversale e trascendentale di Diego Armando Maradona, ma anche per le grandi migrazioni del secolo scorso. Argentina e Napoli si spalleggiano e si fanno l’occhiolino, appoggiandosi a vicenda e sostenendosi nel calcio come specchio della vita. D’altronde, anche i dati statistici e curiosi fomentano questo vincolo, confermando che abbia qualcosa di magico. L’ultima volta che l’Albiceleste aveva innalzato al cielo la Coppa del Mondo era il 1986 con l’ex Pibe de Oro al comando della squadra in Messico.

Curva B striscione Napoli
Napoli come l’Argentina: il nuovo coro è Muchachos (LaPresse)
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Si tratta di 36 anni prima di Qatar 2022, l’anno della terza stella. E cosa è accaduto al Napoli? Gli azzurri ad oggi guidati da Luciano Spalletti sono al primo posto in classifica, consapevolmente in lotta per il traguardo più ambizioso. L’ultima volta che la città lo festeggiò era la stagione 1986-1987, e anche in quell’occasione su Maradona a celebrare il tricolore come simbolo e condottiero della formazione partenopea.

Per questo al cimitero di Lanús recentemente si sono ispirati ai festeggiamenti dello scudetto del Napoli a fine anni ottanta, replicando all’esterno il famoso, ilare e leggendario striscione: “E che vi siete persi!”. Ma le coincidenze e l’ispirazione reciproca non finiscono qui.

Omaggio di Napoli a Maradona all'anniversario della morte
Il Muchachos dell’Argentina diventa napoletano: nuovo coro degli Ultras (LaPresse)
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“Muchachos” dall’Argentina a Napoli: il nuovo coro degli Ultras azzurri

Bisogna anche spingere il fato e dargli una mano. Questa volta ha provveduto il gruppo Ultras 1972. I tifosi azzurri che ne fanno parte hanno scritto un nuovo coro dedicato al Napoli, riprendendo la melodia di “Muchachos”. Si tratta della canzone che ha letteralmente spopolato fra i sostenitori e i giocatori dell’Argentina durante i Mondiali. Il tormentone è ispirato a una composizione del gruppo La Mosca Tsé-Tsé. Il coro nella sua centrale dice: “Ragazzi, ora ci crediamo di nuovo. Voglio vincere il terzo (Mondiale, ndr), voglio essere campione del mondo. E possiamo vedere Diego in cielo con Don Diego e La Tota (i genitori, ndr) incoraggiando Lionel (Messi, ndr).”

Il video dei tifosi del Napoli che si sta diffondendo in rete nelle ultime ore ha la medesima melodia e richiamo a Maradona, ma il testo è chiaramente rivolto agli azzurri: “A te ho dato la mia vita, questa maglia è il mio dolor. Io ti amo e lo sai, non ti lascerò mai”. Tutto suggerisce che nelle prossime settimane sarà intonata allo Stadio Diego Armando Maradona, sperando che spinga la squadra verso un cammino glorioso così com’è accaduto per Messi e compagni in Qatar.

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