Inter-Napoli, altro che razzismo: la verità sul coro dei tifosi azzurri

La Serie A sconvolta dai cori razzisti per Umtiti, accusati anche i tifosi del Napoli per dei buu a Lukaku: ma la verità è un’altra

Samuel Umtiti ha subito dei cori razzisti da parte dai tifosi della Lazio che occupavano il settore ospiti dello stadio Via del Mare di Lecce. Cori coperti, per fortuna, dai cori d’incitamento dei tifosi salentini per il difensore francese campione del mondo nel 2018. Il Giudice Sportivo ha chiuso per un turno la Curva Nord, ma nel comunicato di oggi rientrano anche i tifosi del Napoli per presunti cori razzisti nei confronti di Romelu Lukaku.

Kim Lukaku cori razzisti Inter Napoli
Kim e Lukaku (LaPresse) UltimeCalcioNapoli.it

Il Giudice Sportivo ha infatti chiesto un supplemento d’indagine per i cori razzisti. Anche se la verità è un’altra, come svelato anche da alcuni video sui social. Tra l’altro, per i tifosi residenti in Campania quella del Meazza era una trasferta vietata. Ma in ogni caso, non si tratta di cori razzisti, bensì d’incitamento per Kim Min-Jae.

Kim Lukaku cori razzisti Inter Napoli
Kim e Lukaku (LaPresse) UltimeCalcioNapoli.it

Inter-Napoli, ma quale razzismo: erano cori per Kim

Kim Min-Jae è diventato un beniamino dei tifosi del Napoli, che ogni volta al Maradona e anche in trasferta si lasciano andare a un coro: “Kim Kim Kim”. Insomma, ripetono il nome del difensore sudcoreano più volte, in modo anche un po’ aggressivo per dare più enfasi al roccioso giocatore arrivato la scorsa estate dal Fenerbahce. Un coro che lo stesso Kim apprezza particolarmente. Il Giudice Sportivo, dunque, ha confuso il coro “Kim Kim Kim” con “Uh uh uh”, tipico coro razzista da stadio che richiama il verso della scimmia.

Una vicenda che ha del comico, considerando che potrebbe portare delle gravi conseguenze al Napoli e alla sua tifoseria. Come per esempio un settore del Maradona chiuso, o comunque un danno d’immagine che non sarebbe semplice da cancellare nel più breve tempo possibile. Il supplemento d’indagine della Giustizia Sportiva porterà sicuramente a far luce sulla questione e i partenopei si augurano di non rientrare più in questi discorsi.

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