Caos Gigi D’Alessio dopo l’inno cantato a Napoli: attacco durissimo

Gigi D’Alessio, che polverone dopo l’inno cantato a Napoli in occasione di Italia-Inghilterra. L’attacco è davvero durissimo, ecco tutto svelato

La serata non è stata certo da incorniciare, anche se la cornice dello stadio Diego Armando Maradona è stata impeccabile. L’Italia parte col piede sbagliato nel percorso al prossimo Europeo, inciampando subito contro l’Inghilterra in quel di Napoli. Una gara dove è venuta fuori una differenza di valori preoccupante tra la formazione del commissario tecnico Mancini e quella dell’omologo Southgate.

Gigi D'Alessio serio
Gigi D’Alessio, polemica e attacco dopo l’inno cantato a Napoli (LaPresse) ultimecalcionapoli.it

Eppure, nel giorno dopo la Nazionale azzurra non è uno dei problemi principali della critica nostrana. Al centro delle polemiche, ci sarebbe addirittura Gigi D’Alessio e la sua performance al fianco di Clementino. I due artisti napoletani hanno ieri cantato l’Inno di Mameli per il pubblico del Maradona, omaggiando con un bellissimo duetto le note cardini del nostro Paese. Eppure, i social sono stati molto duri e severi nei confronti della coppia, ritenuta non all’altezza del compito alla quale era stata designata.

Gigi D’Alessio e l’inno cantato al Maradona: Sgarbi lo difende e attacca duramente i social

“Viva D’Alessio e Clementino e abbasso i social. Che si occupino di altro”: a difendere i due artisti è Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura. Ai microfoni di ‘LaPresse’, il politico ha sguainato la spada contro chi ha mosso le proprie critiche nei confronti di Gigi D’Alessio Clementino: “Mi è sembrato un inno nazionale bellissimo, l’ho trovato migliorato e pieno di umanità. L’hanno cantato in modo poco atteggiato, quello che smentisce i social…”.

Gigi D'Alessio canta
Gigi D’Alessio, Sgarbi lo difende dopo le polemiche di Italia-Inghilterra (LaPresse) ultimecalcionapoli.it

Addirittura, l’invito di Sgarbi si fa totale: “Sono cantanti spiritosi, non era neanche un rap. Complimenti, li inviteremo al ministero per dargli un premio, sia a Clementino che a D’Alessio e per cantare ufficialmente l’inno di Mameli anche al ministero della Cultura”. Anche perché il fattore di appartenenza fa tutta la differenza per il noto politico: “L’inno di Mameli cantato a Napoli da due cantanti napoletani deve essere così, non è che lo possono cantare come a Torino o a Vercelli”, ha concluso ironicamente.

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