Infortunio Osimhen, prima il danno e poi la beffa: c’è la sentenza

Infortunio Osimhen, la notizia ha gelato i tifosi del Napoli. Oltre il danno, adesso arriva anche la beffa: la sentenza è netta, ecco svelato tutto.

Una doccia fredda, senza se e senza ma. Alla vigilia di un mese di aprile decisivo per la storia futura del Napoli, l’infortunio di Victor Osimhen è una vera e propria batosta. L’attaccante di Luciano Spalletti ha rimediato una distrazione muscolare all’adduttore e verrà sottoposto ad esami strumentali nel corso della prossima settimana.

Infortunio Osimhen
Osimhen, oltre il danno c’è anche la beffa (LaPresse) ultimecalcionapoli.it

Una lesione che, in attesa di conoscere il grado, metterà certamente fuori gioco l’ex Lille in vista della prossima gara di campionato contro il Milan. Il rebus, però, è capire i tempi di recupero che saranno necessari per ritrovare il miglior Victor Osimhen. I tifosi del Napoli temono di perdere la propria punta di diamante per oltre venti giorni: una mazzata, se si considera che di qui al 18 aprile, gli azzurri sfideranno per ben tre volte i rossoneri. E che contro di loro si giocheranno anche quello che sarebbe uno storico accesso alle semifinali di UEFA Champions League.

Infortunio Osimhen, dopo il danno arriva la beffa. La sentenza di Costacurta è netta

Di qui, è facile immaginare come la notizia circa l’assenza di Osimhen sia stata accolta dall’altra sponda del fiume. In particolare, in casa Milan: “Se fossi ancora giocatore, ci penserei eccome e me ne rallegrerei…”. Ad ironizzare maliziosamente è la leggenda rossonera Alessandro Costacurta. Ai microfoni di ‘Sky Sport’, l’ex centrale ha sentenziato così sul forfait del nigeriano, scherzando anche sulla beffa che i tifosi del Napoli hanno dovuto vivere quest’oggi.

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Osimhen, la sentenza di Costacurta è una beffa per i tifosi azzurri (LaPresse) ultimecalcionapoli.it

Detto questo, Costacurta poi continua: “Oggi Osimhen è uno dei migliori attaccanti in giro per l’Europa. Parliamo di un giocatore di grande fame, a me fa ancora sorridere quando uscì contro l’Atalanta e protestò per la sostituzione. Era l’85’ e il Napoli era sul 2-0, ma i giocatori devono capire che certe scelte degli allenatori sono dettate proprio dalla volontà di preservare le loro condizioni fisiche”.

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