Il Napoli può fare a meno di Osimhen? L’ultimo risultato, senza la punta a disposizione, sembra gettare una luce preoccupante sui partenopei.
Quello che fino a qualche giorno fa pareva impossibile da dire, adesso invece pare quasi evidente. Il Napoli ha un problema, e lo si è visto più che bene nell’ultima di campionato, terminata con un clamoroso risultato negativo. E adesso, nella fase finale della stagione, Spalletti è chiamato alla sfida più difficile dell’anno: risolvere questa situazione il prima possibile.
Il risultato contro il Milan è grave per diversi motivi. Non solo la sconfitta in casa, che è già la seconda dell’ultimo mese, dopo quella con la Lazio del 3 marzo. Ma ovviamente conta anche il passivo pesantissimo: un 4-0 shockante, che non ammette repliche e che lascia anche il miglior attacco della Serie A a bocca asciutta. Inoltre, con 4 gol subiti ora il Napoli non è più la miglior difesa del torneo, scavalcato della Lazio.
E poi c’è ovviamente l’avversario. Quella di domenica scorsa è stata infatti la prima di tre sfide contro il Milan, le cui due prossime saranno per i quarti di finale di Champions League. Quella che all’inizio pareva una gara facile per i partenopei, ora mostra molte più insidie, e l’accesso alle semifinale meno scontato. Secondo un esperto, il problema del Napoli oggi sarebbe innanzitutto Victor Osimhen.
Il Napoli è Osimhen dipendente? Le parole di Orlando
Massimo Orlando, ex calciatore di Fiorentina e Milan, è intervenuto oggi ai microfoni di ‘TMW’ per parlare dell’andamento del campionato, e ha commentato anche l’ultima uscita del Napoli. “Avere o no Osimhen incide. Senza di lui, il Napoli sembra quasi una squadra normale” ha detto l’ex centrocampista veneziano.
Spalletti dovrà riflettere proprio su questo, in vista delle prossime sfide. Durante la sua precedente assenza, nella prima metà della stagione, i partenopei avevano saputo trovare alternative valide con Simeone e Raspadori. Il match col Milan ha però dimostrato che, a certi livelli, un bomber come il nigeriano è fondamentale. La speranza, al momento, è di riaverlo per la Champions.